Jungla suffers from aphasia. Jungla is quiet but violent, pretty but huge, Jungla has never been part of the world around her. Jungla has always been "outside the door waiting to be asked in." Tu che eri ogni ragazza Emanuela Cocco Jungla è Obelix. Questa è la sua categoria. Jungla la sente vibrare nel suono…Read more Emanuela Cocco: Tu che eri ogni ragazza/ You who were every girl
Catulle Mendès & Patricia Worth: Le Soir d’une fleur / A Flower’s Evening
"The passing poet has a duty to collect what remains of human joy, the sadness that is like the dregs of happy things; and from them he makes verses." Catulle Mendès Le Soir d’une fleur Catulle Mendès (1887) On l’avait jetée, pendant cette fête, de voiture en voiture ; lancée au hasard, attrapée,…Read more Catulle Mendès & Patricia Worth: Le Soir d’une fleur / A Flower’s Evening
Fosco Maraini: Bottiglie/ Bottles
Bottiglie Fosco Maraini Non siamo tutti simili a bottiglie ripiene di ricordi e cronicaglie? Bistròccoli, fruschelli, filaccetti ricolmano le pance trasparine, fanfàggini, birìllidi, nulletti s’asserpano in ghirlande cilestrine… Se scuoti la bottiglia sgrengoluta risorgono megoni e gastrifèmi, rispuntano tra mèmmola grognuta nascosti vercigogni e schifilemi. Talvolta vedi invece lumigenti miriàgoli, trigèridi, fernuschi, e piangi…Read more Fosco Maraini: Bottiglie/ Bottles
Grazia Deledda: Il cinghialetto/ The little wild boar
IL CINGHIALETTO Grazie Deledda Appena aperti gli occhi alla luce del giorno, il cinghialetto vide i tre più bei colori del mondo: il verde, il bianco, il rosso, sullo sfondo azzurro del cielo, del mare e dei monti lontani. In mezzo al verde delle querce le cime dei monti vicini apparivano candide come nuvole alla…Read more Grazia Deledda: Il cinghialetto/ The little wild boar
Mario Benedetti: tersa morte/ lucid death
“My name was wrong to believe in continuity." - Mario Benedetti TERSA MORTE Mario Benedetti Mandami le ossa, mandami il cranio senza gli occhi, la mascella aperta, spalancata, fissa nei denti, e i calzini sotto la tuta, eri rigido, eri rigido, eri una cosa come un’altra, senza la forma che hanno i tavoli, morso dallo…Read more Mario Benedetti: tersa morte/ lucid death
Roberto Piumini: The coronavirus rhyme
The images below are someone's child's; they are everyone's children's...In all of Italy children have been colouring these posters and placing them over doors and on balconies, because, as they say: Everything is going to be all right! LA FILASTROCCA SUL CORONAVIRUS Roberto Piumini Che cos’ è che in aria vola? C’ è qualcosa…Read more Roberto Piumini: The coronavirus rhyme
Marta Lo Brano: Ai confini/ On the edge
Ai confini ©Marta Lo Brano Il respiro accade celeste ondoso sfuggente spiazzante quando un corpo non danza curiosa mancanza e impenetrabili e scanzonati e falò e boschi e bar su barche che non esistono e pur pur riconoscerci o invece mai. Bruscamente d'improvviso svolte sparpagliate con la tormenta - scelta? - ombra inchiodata o scalza…Read more Marta Lo Brano: Ai confini/ On the edge
Filippo Tapparelli: Io sono la memoria del mondo/ I am the memory of the world
Io sono la memoria del mondo Filippo Tapparelli Immortale è chi accetta l'istante. Chi non conosce più un domani. (Cesare Pavese) Il cuore mi batteva così forte da farmi credere che il sangue avrebbe spaccato le vene. I polmoni non riuscivano a gonfiarsi e gli occhi mi bruciavano, in tutto quel bianco. Lì dentro ogni…Read more Filippo Tapparelli: Io sono la memoria del mondo/ I am the memory of the world
Corrado Govoni:– Ne la corte – Tre stracci ad asciugare/ In the courtyard- Three rags out to dry
– Ne la corte – Tre stracci ad asciugare Corrado Govoni – Ne la corte – Tre stracci ad asciugare sul muricciuolo accanto il rosmarino. Una scala seduta. Un alveare vedovo, su cui giuoca il mio micino. Un orciuolo che à sete sul pozzale di marmo scanalato da le funi. Dei cocci gialli. Un…Read more Corrado Govoni:– Ne la corte – Tre stracci ad asciugare/ In the courtyard- Three rags out to dry
Maria Ivana Trevisani: Giovane donna nera/ Young black woman
Giovane donna nera ©Maria Ivana Trevisani Giovane donna nera, alta e fiera, in ebano scolpita, che cammini a piedi nudi sulla sabbia arroventata sotto il peso d’una cesta stracolma di vestiti di seta ricamata. Gentile donna nera, giovane straniera che ti muovi fra la gente -che non ti degna d’un’occhiata- mentre parla al cellulare…Read more Maria Ivana Trevisani: Giovane donna nera/ Young black woman
Giorgio Bassani: Paraphrasing Engels
Parafrasando Engels Giorgio Bassani Tutto ciò che esiste è degno di perire recito fra me e me parafrasando Engles . Ed ecco nel rosso deserto crepuscolo appena dopo Bologna ecco quasi subito volando io continuamente in discesa lungo il diritto asfalto laggiù verso il buio il silenzio la solitudine . eccola là già in vista…Read more Giorgio Bassani: Paraphrasing Engels
Ray Bradbury: There will come soft rains (an excerpt)
"But no doors slammed, no carpets took the soft tread of rubber heels..." There Will Come Soft Rains Ray Bradbury In the living room the voice-clock sang, "Ticktock, seven o'clock, time to get up, time to get up, seven o 'clock!" as if it were afraid that nobody would. The morning house lay empty. The…Read more Ray Bradbury: There will come soft rains (an excerpt)
On books: Bompiani, De Luca, Ojetti, Petrarca, Flaiano, Eco, Citati, Pasolini, Terzani, Pavese, Vassalli
"A book is the only inanimate object that can dream." Un uomo che legge ne vale due. Valentino Bompiani A person who reads is worth two. Valerio Bompiani Il vuoto in faccia a un muro, lasciato da una libreria venduta, è il più profondo che conosco. Erri De Luca The emptiness on the wall, left…Read more On books: Bompiani, De Luca, Ojetti, Petrarca, Flaiano, Eco, Citati, Pasolini, Terzani, Pavese, Vassalli
Giorgio Bassani: L’odore del fieno/ The scent of hay – “The years of the stories”
Gli anni delle storie Giorgio Bassani On ne peut offrir que le moi. Sinon, tout ce qu’on nomme offrand n’est pas autre chose qu’une etiquette posée sur une revanche du moi. Simone Weil 1. Lida Mantovani, la prima delle Storie ferraresi, ebbe una gestazione estremamente laboriosa. La abbozzai nel ’37, ventunenne, ma, negli anni…Read more Giorgio Bassani: L’odore del fieno/ The scent of hay – “The years of the stories”
On fascism: Pertini, Bobbio, Bassani, Calvino, Pasolini, Gramsci, Calamandrei…
"The twenty years of fascism was not, as some unmindful wretch would like to think, twenty years of order and national greatness: it was twenty years of disgraceful illegality, humiliation, moral corrosion, daily suffocation, silent and subterranean moral disgregation." - Piero Calamandrei Sandro Pertini Il fascismo per me non può essere considerato una fede politica.…Read more On fascism: Pertini, Bobbio, Bassani, Calvino, Pasolini, Gramsci, Calamandrei…
Liliana Segre: In Auschwitz at thirteen #LestWeForget
"The trip to Auschwitz – very few speak about it because very few came back – is one of the most terrible chapters of the Shoah. Mine lasted six days, and for six days this humanity lived hoarded in the freight car with its misery, with its bodily functions, with its smell of sweat, of…Read more Liliana Segre: In Auschwitz at thirteen #LestWeForget
Giuseppe Magurno: Places, and the sense of place in the narrative of Giorgio Bassani
Luoghi, e senso dei luoghi nella narrativa di Giorgio Bassani Giuseppe Magurno Il tema dei luoghi è sicuramente centrale nella narrativa di Giorgio Bassani (1916-2000), «uno scrittore da ritrovare» dopo le incomprensioni critiche dei primi anni Sessanta, in tempi di neoavanguardia e di sperimentalismo. Ed è centrale non soltanto in chiave identitaria e antropologica, se…Read more Giuseppe Magurno: Places, and the sense of place in the narrative of Giorgio Bassani
Corrado Govoni: Le cose che fanno la Domenica/ The things that make it Sunday
Le cose che fanno la Domenica Corrado Govoni L’odore caldo del pane che si cuoce dentro il forno. Il canto del gallo nel pollaio. Il gorgheggio dei canarini alle finestre. L’urto dei secchi contro il pozzo e il cigolìo della puleggia. La biancheria distesa nel prato. Il sole sulle soglie. La tovaglia nuova nella…Read more Corrado Govoni: Le cose che fanno la Domenica/ The things that make it Sunday
Roberta De Piccoli: Il fiume è l’intestino/ The river is intestine
Il fiume è l’intestino Roberta De Piccoli Il fiume è l’intestino e lambisce con anse terrose i molteplici umori, le umidità diffuse, le celle di loto acquitrinose. Sviene un’arcata, a confondere il riflesso e il sommerso: lunga, arresta la corrente. Cerchi concentrici, sino al termine della ragione e oltre. Un diluvio…Read more Roberta De Piccoli: Il fiume è l’intestino/ The river is intestine
Fosco Maraini: E gnacche alla formica/ And let the ant be dramned
E gnacche alla formica Fosco Maraini Io t’amo o pia cicala e un trillargento ci spàffera nel cuor la tua canzona. Canta cicala frìnfera nel vento: E gnacche alla formica ammucchiarona! Che vuole la formica con quell’umbe da mòghera burbiosa? È vero, arzìa per tutto il giorno, e tràmiga e cucumbe col capo chino…Read more Fosco Maraini: E gnacche alla formica/ And let the ant be dramned
Attilio Bertolucci: Ricordo di fanciullezza/ Memory of youth (1934)
Ricordo di fanciullezza Attilio Bertolucci Le gaggie della mia fanciullezza dalle fresche foglie che suonano in bocca... Si cammina per il Cinghio asciutto, qualche ramo più lungo ci accarezza la faccia fervida, e allora, scostando il ramo dolce e fastidioso, per inconscia vendetta si spoglia di una manata di tenere foglie. Se ne sceglie una,…Read more Attilio Bertolucci: Ricordo di fanciullezza/ Memory of youth (1934)
Gianni Rodari: L’anno nuovo/ The new year
"What we do not know yet is always more important than what we know now." Gianni Rodari, Il libro degli errori (The book of errors) 1993. L'anno nuovo Gianni Rodari “Indovinami, Indovino, tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà? Bello, brutto o metà e metà?”. “Trovo stampato nei miei libroni che avrà di…Read more Gianni Rodari: L’anno nuovo/ The new year
Salvatore Quasimodo: Ride la gazza, nera sugli aranci/ The magpie laughs, black on orange trees (1942)
Ride la gazza, nera sugli aranci Salvatore Quasimodo Forse è un segno vero della vita: intorno a me fanciulli con leggeri moti del capo danzan in un gioco di cadenze e di voci lungo il prato della chiesa. Pietà della sera, ombre riaccese sopra l’erba così verde, bellissime nel fuoco della luna! Memoria…Read more Salvatore Quasimodo: Ride la gazza, nera sugli aranci/ The magpie laughs, black on orange trees (1942)
Gianni Rodari: La testa del chiodo/ The head of the nail
La testa del chiodo Gianni Rodari La palma della mano i datteri non fa, sulla pianta del piede chi si arrampicherà? Non porta scarpe il tavolo, su quattro piedi sta: il treno non scodinzola ma la coda ce l’ha. Anche il chiodo ha una testa, però non ci ragiona: la stessa cosa capita a…Read more Gianni Rodari: La testa del chiodo/ The head of the nail
Franco Fortini: Quel giovane tedesco/ That young German
Quel giovane tedesco Franco Fortini Quel giovane tedesco ferito sul Lungosenna ai piedi d’una casa durante l’insurrezione che moriva solo mentre Parigi era urla intorno all’Hôtel de Ville e moriva senza lamenti la fronte sul marciapiede. Quel fascista a Torino che sparò per due ore e poi scese per strada con la camicia candida…Read more Franco Fortini: Quel giovane tedesco/ That young German
Parabola/Parable by Guido Gozzano
The poem #Parabola [Parable] is from Guido Gozzano's early collection La via del rifugio (1907), and it marked the beginning of his career. In this poem, we find his desire to communicate, to dialogue with the reader, and in doing this Gozzano “sets aulic verse against prose, setting off sparks”, as Montale stated. The ironic…Read more Parabola/Parable by Guido Gozzano
Sandro Penna: Io vorrei vivere addormentato/ I would like to live slumbering
Io vorrei vivere addormentato Sandro Penna Io vivere vorrei addormentato entro il dolce rumore della vita. I would like to live slumbering Sandro Penna I slumbering would like to live within the gentle clamour of life. Translation © Matilda Colarossi 2019 This brief creation closes Sandro Penna’s first collection of poems,…Read more Sandro Penna: Io vorrei vivere addormentato/ I would like to live slumbering
Antonia Pozzi:Abbandonati in braccio al buio/ Abandon yourself in the arms of the darkness
Abbandonati in braccio al buio Antonia Pozzi Abbandonati in braccio al buio monti m’insegnate l’attesa: all’alba – chiese diverranno i miei boschi. Arderò – cero sui fiori d’autunno tramortita nel sole. Abandon yourself in the arms of darkness Antonia Pozzi Abandon yourself in the arms of darkness mountains you…Read more Antonia Pozzi:Abbandonati in braccio al buio/ Abandon yourself in the arms of the darkness
Erri De Luca: Naufragi/ Stranded
LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 24 NOVEMBER 2019 - Seven bodies, of the twenty gone missing, have been retrieved after the shipwreck yesterday at a mile from the coast of Lampedusa... Naufragi Erri De Luca Nei canali di Otranto e Sicilia migratori senz’ali, contadini di Africa e di oriente affogano nel cavo delle onde. Un viaggio su…Read more Erri De Luca: Naufragi/ Stranded
Mario Luzi: Ma dove/ But where
“It’s no longer here,” insinuates a voice startling me/ “the heart of your town” Ma dove Mario Luzi "Non è più qui" insinua una voce di sorpresa "il cuore della tua città" e si perde nel dedalo già buio se non fosse una luce piovosa di primavera in erba visibile al di sopra dei tetti…Read more Mario Luzi: Ma dove/ But where
Gianni Rodari: Filastrocca burlona/ Silly rhyme
"I believe nursery rhymes, the old and new, can help educate the mind." Gianni Rodari Filastrocca burlona Gianni Rodari Filastrocca un po’ burlona per divertire qualunque persona: se la salita fosse in discesa, se la montagna stesse distesa, se tutte le scale andassero in giù, se i fiumi corressero all’insù, se tutti i giorni fosse…Read more Gianni Rodari: Filastrocca burlona/ Silly rhyme
Léopold Chauveau & Nat Paterson: Histoire du Boa et du Tapir/ Story of the Boa and the Tapir
Histoire du Boa et du Tapir Léopold Chauveau -Dis, papa ! Est-ce que tu as écrit l’histoire que tu m’as racontée hier ? -Laquelle ? -Le boa et le tapir. -Oui. -S’il te plaît me la lire. -Lisons-la. Story of the Boa and the Tapir Léopold Chauveau “Hey, Dad! Did you write down the story…Read more Léopold Chauveau & Nat Paterson: Histoire du Boa et du Tapir/ Story of the Boa and the Tapir
Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/ In Auschwitz at thirteen – Part 6
"Don't die. The war is almost over..." This is this last part of Liliana Segre's story. We have travelled along this unimaginable path with her. And if we have a conscience, we should keep these memories close to our hearts, #lestweforget. Part 6 Non morite, la guerra sta per finire Arrivammo poi in altri Lager:…Read more Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/ In Auschwitz at thirteen – Part 6
Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/ In Auschwitz at thirteen – Part 5
"The evacuation and death march began because our persecutors were running from the Russians, and they didn’t want to leave prisoners (they hadn’t had the time to kill us all) or witnesses of that atrocious place called Auschwitz." - Liliana Segre Part 5 Avevamo una fame terribile Avevo intorno a me le mie compagne, erano…Read more Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/ In Auschwitz at thirteen – Part 5
Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/ In Auschwitz at thirteen – Part 4
"How does a woman feel when she’s suddenly stark-naked in front of soldiers who pass, look, and snicker with the extreme contempt of the ruling race..." Liliana Segre Part 4 Auschwitz: stazione di non ritorno Fu un momento essenziale. La maggior parte di noi era condannata a morte all’arrivo. E a quel silenzio che io…Read more Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/ In Auschwitz at thirteen – Part 4
Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/ In Auschwitz at thirteen – Part 3
"And the railwaymen who were driving those trains did not ask—or did not ask themselves—why the cars came back empty…" - Liliana Segre Part 3 … Non fu così. Ma la cosa che mi ricordo di più di San Vittore è un’altra: la Gestapo chiamava gli uomini per gli interrogatori, feroci: torturavano, davano botte, martoriavano.…Read more Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/ In Auschwitz at thirteen – Part 3
Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/In Auschwitz at thirteen – Part 2
"We could never have imagined that other men and women had prepared a similar sort for human beings whose only crime was that of being born Jewish." Part 2 Dovevamo fuggire in Svizzera Anch’io avevo la carta d’identità falsa. Quando mio padre riuscì ad averla da un impiegato corruttibile di un municipio e me la…Read more Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/In Auschwitz at thirteen – Part 2
Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/In Auschwitz at thirteen – Part 1
So much talk about us and them. So much hatred. So much need to put others down in order to feel bigger, better, stronger. So little memory of the senseless harm man can do...And so today I will start publishing the translation of the account of Liliana Segre, an outstanding woman, a senator, a survivor,…Read more Liliana Segre: da Ad Auschwitz a tredici anni/In Auschwitz at thirteen – Part 1
Umberto Saba: La mia infanzia fu povera e beata/ My youth was poor and full of bliss, 1923-24
La mia infanzia fu povera e beata Umberto Saba La mia infanzia fu povera e beata di pochi amici, di qualche animale; con una zia benefica ed amata come la madre, e in cielo Iddio immortale. All’angelo custode era lasciata sgombra, la notte, metà del guanciale; ma più cara la sua forma ho sognata dolo…Read more Umberto Saba: La mia infanzia fu povera e beata/ My youth was poor and full of bliss, 1923-24
Roberta Scorranese: excerpt from Portami dove sei nata/ Take me where you were born
Sei fatta per la complessità della distanza Roberta Scorranese Pietranico, 2018 È una giornata invernale, la sommità grigia della Majella sovrasta un paese minuscolo e arroccato su di uno sperone roccioso. Attraverso il paese, più o meno cinquecento abitanti nel pescarese. La chiesetta settecentesca che cerco è piccola, dominata da un altare ricostruito nel…Read more Roberta Scorranese: excerpt from Portami dove sei nata/ Take me where you were born
Aldo Palazzeschi: La fontana malata/ The sick fountain
“I feel sorry for men who take others seriously, and am highly amused by those who take themselves seriously.” - Aldo Palazzeschi La fontana malata Aldo Palazzeschi Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete, clocchette, chchch...... E' giu', nel cortile, la povera fontana malata; che spasimo! sentirla tossire. Tossisce, tossisce, un poco si tace.... di nuovo. tossisce.…Read more Aldo Palazzeschi: La fontana malata/ The sick fountain
Delio Tessa: Anno VIII/ Year VIII
Anno VIII Delio Tessa Te vedi e me ven voeuja de trà su. On pantalon te set, on bon vivan: ecco quel che te set. On tocch de pan e la pâs... Ah, la pâs, vera? e poeu pu. Si ben che l’è on cagon, di volt anch lu squas l’è duvis de moeuv el…Read more Delio Tessa: Anno VIII/ Year VIII
Ain Kaalep & Mailis Põld: dal libro …in un soffio fra gli aceri…Estonian/ Italian
…in un soffio fra gli aceri… *La classicità cosmopolita di Ain Kaalep In un prezioso saggio sull’influenza della cultura latina e in particolare di Orazio sulle letterature dei paesi baltici – La “fortuna” di Orazio nel Baltico, ovvero spunti per una ricerca – il filologo, linguista e traduttore Pietro Umberto Dini[1] ci ricorda che “i…Read more Ain Kaalep & Mailis Põld: dal libro …in un soffio fra gli aceri…Estonian/ Italian
Viola Ardone: La cattedra che scivola/ The sliding desk
La cattedra che scivola Viola Ardone Da dodici anni sono su uno scivolo. Da quando nel 2007, vincitrice di concorso, sono stata immessa in ruolo e mi sono presentata in classe con gli accessori di ordinanza: penna rossa, penna blu e registro del docente. Mi sono trovata da un giorno all’altro davanti a…Read more Viola Ardone: La cattedra che scivola/ The sliding desk
Paolo Ottaviani: two poems from Nel rispetto del cielo/ In respect of the sky
Aprendo la finestra stamattina Paolo Ottaviani Aprendo la finestra stamattina ho visto che pioveva, il cassettone vomitava rifiuti e una bambina rovistava con sciolta precisione tra i sacchi luccicanti, poi s’è aperto uno squarcio di sole — reazione fulminea — il piazzale ora è deserto. Un merlo urbano saltella felice e un passante borbotta…Read more Paolo Ottaviani: two poems from Nel rispetto del cielo/ In respect of the sky
Cesare Pavese
The very first poem I learned by heart in Italian: Verrà la morte e avrà i tuoi occhi…
#CesarePavese committed suicide on this day, August 27,1950.
parallel texts: words reflected
IN THE MORNING YOU ALWAYS COME BACK
CESARE PAVESE Lo spiraglio dell’alba respira con la tua bocca in fondo alle vie vuote. Luce grigia i tuoi occhi, dolci gocce dell’alba sulle colline scure. Il tuo passo e il tuo fiato come il vento dell’alba sommergono le case. La città abbrividisce, odorono le pietre – sei la vita, il risveglio. Stella perduta nella luce dell’alba, cigolío della brezza, tepore, respiro – è finita la notte. Sei la luce e il mattino. (19-20 marzo 1950) | IN THE MORNING YOU ALWAYS COME BACK
CESARE PAVESE The glimmer of dawn breathes from your lips at the end of barren backstreets. Grey light your eyes, gentle drops of dawn on the dusky hills. Your step and your breath like the wind of dawn engulfs the houses. The city shudders, the scent of cobblestones – you are life, the awakening. A lost star in the light… |
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Grazia Deledda: Ecce homo
Ecce homo Grazia Deledda Eravamo entrati in una pasticceria all’angolo fra una grande strada e un vicolo poco frequentato, e il conoscente col quale mi trovavo per caso in compagnia, sceglieva alcune paste da portare ai suoi bambini. Il pacchetto roseo era pronto, e l’uomo aveva già pagato, quando il cameriere balzò di scatto…Read more Grazia Deledda: Ecce homo
Sul tradurre/ On translation
Sul tradurre On translation Dante Alighieri (Chapter VII, Convivio) “E però sappia ciascuno che nulla cosa per legame musaico armonizzata si può de la sua loquela in altra transmutare sanza rompere tutta sua dolcezza e armonia”. Dante Alighieri (Chapter 7, The Convivio) “Let it be known that nothing harmonized musically* can be translated from…Read more Sul tradurre/ On translation
Vasile Baghiu & Cristina Savin: From Metode simple de încetinire a timpului/ Simple methods to slow down time, Romanian poets
Dragă Cristina, Nu aş putea să explic, tehnic vorbind, cum am ajuns să scriu aceste poeme din Metode simple de încetinire a timpului. Aş prefera mai degrabă să nu uit că manuscrisul a fost pierdut într-un avion şi regăsit miraculos, ceea ce mie îmi spune ceva important în termeni poetici despre aventura plină de…Read more Vasile Baghiu & Cristina Savin: From Metode simple de încetinire a timpului/ Simple methods to slow down time, Romanian poets
Giorgio Caproni: Versicoli (quasi) ecologici/ (Almost) ecological versicoli
Versicoli (quasi) ecologici Giorgio Caproni Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. Il galagone, il pino: anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina un pesce, un fiume, non fatelo cavaliere del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove…Read more Giorgio Caproni: Versicoli (quasi) ecologici/ (Almost) ecological versicoli
Ada Negri: La Voce/ The Voice, 1930
LA VOCE Ada Negri Ero sul punto in cui son chiusi ancora gli occhi, ma la memoria a noi ritorna, quando una voce mi chiamò nel sonno. Voce di spazio; e pur parea venire da una bocca vicina alla mia bocca, e mover l'aria presso il mio respiro. Diceva: «Ada», «Ada», soltanto, in due…Read more Ada Negri: La Voce/ The Voice, 1930
Antonio Gramsci: Lettere dal carcere/ Letters from prison, #426, (The puppy)
427. (Il cagnolino) Antonio Gramsci Caro Delio, perché non mi parli del tuo pappagalletto? È ancora vivo? Forse non ne parli piú perché io, una volta, ho osservato che ne parlavi sempre? Allegro Delio! Tatanička vuole che io ti scriva che alla tua età avevo un cagnolino e che ero diventato mezzo matto per…Read more Antonio Gramsci: Lettere dal carcere/ Letters from prison, #426, (The puppy)
Dino Campana: Firenze/ Florence from #CantiOrfici
Firenze Dino Campana Fiorenza giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull'Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d'Aprile), vivo vergine continuo alito, fresco che vivifica i marmi e fa nascere Venere Botticelliana: I pollini del desiderio gravi da tutte le forme scultoree della…Read more Dino Campana: Firenze/ Florence from #CantiOrfici
cancelli#
Cancell# — Roberta De Piccoli
Roberta De Piccoli – Daniela Bazzani
Matilda Colarossi
Annamaria Federici – Damiano Meacci
Libro d’Artista 2019 _ Studio Giambo
http://studiogiambo.it/libro-dartista/
Catalogo:
cancelli# p. 30 (book version – limeted edition)
http://studiogiambo.it/wp-content/uploads/2019/07/Libro-dArtista-Toscana-Tour-2019.pdf
14 ° TOSCANA TOUR (2019)
PONTREMOLI (MS) 19/20/21 LUGLIO PALAZZO DOSI MAGNAVACCA INAUGURAZIONE VENERDÌ 19 LUGLIO ORE 11,00 |
SAN VINCENZO (LI) DAL 3 AL 25 AGOSTO LA TORRE SUL PORTO INAUGURAZIONE SABATO 3 AGOSTO ORE 21,00 |
PISA DAL 5 AL 15 SETTEMBRE PALAZZO LANFRANCHI INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE |
CARRARA DAL 5 AL 27 OTTOBRE MUSEO CARNI E INFOPOINT INAUGURAZIONE SABATO 5 OTTOBRE ORE 11,00 |
PRATO DAL 20 NOVEMBRE AL 15 DICEMBRE BIBLIOTECA LAZZERINI E SALA CAMPOLMI Inserita nellʼ “Autunno da sfogliare” rassegna del Comune finanziata dalla Regione INAUGURAZIONE MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE ORE 17,00 |
FIRENZE DAL 10 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO PALAZZO MEDICI RICCARDI INAUGURAZIONE VENERDÌ 10 GENNAIO 2020 ORE 17,00 |

credits Photo: Daniela Bazzani
Giovanni Raboni: Risanamento/ Restoration
Risanamento Giovanni Raboni Di tutto questo non c’è più niente (o forse qualcosa s’indovina, c’è ancora qualche strada acciottolata a mezzo, un’osteria). Qui, diceva mio padre, conveniva venirci col coltello … Eh sì, il Naviglio è a due passi, la nebbia era più forte prima che lo coprissero … Ma quello che hanno fatto, distruggere…Read more Giovanni Raboni: Risanamento/ Restoration
“L’indelebile nonnulla/Indelible nothing” Bartolo Cattafi
The complete works of #BartoloCattafi can now be found here:
http://www.lelettere.it/site/e_BrandsList.asp?IdBrand=1693
parallel texts: words reflected
L’«indelebile nonnulla» di Bartolo Cattafi. Dodici poesie 6 marzo 2015 da Massimo Gezzi | [Nel 2004, grazie alla disponibilità e alla gentilezza di Ada De Alessandri Cattafi, uscivano su «Poesia» di Crocetti dodici poesie inedite di Bartolo Cattafi, scelte da me e avallate da Giovanni Raboni. Ripropongo qui l’articolo introduttivo a quei testi (ora confluito in Tra le pagine e il mondo, Italic Pequod 2015) e, di seguito, le dodici poesie di Cattafi, parzialmente accolte poi in B. Cattafi, Simùn, a cura di S. Ramat, Edizioni San Marco dei Giustiniani, 2004. Rinnovo il mio più sincero ringraziamento ad Ada ed Elisabetta Cattafi (mg)]. «L’osso, l’anima è uno dei libri più belli, più ‘pesanti’ di questi anni. Per conto mio (…) è la testimonianza più alta e organica (…) resa in questi anni (…) da uno scrittore della cosiddetta quarta generazione». Sono passati quarant’anni esatti da quando Giovanni Raboni, dalle colonne… |
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Erri De Luca: Anche un numero/ A number too
Anche un numero Erri De Luca Danilo De Marco è un fotografo che va ancora a pellicola, in bianconero, poi sviluppa e stampa nella camera oscura alla luce di una lampadina rossa. Dice che il digitale gli cancella la grana dall’immagine. Una sua mostra a Udine esponeva facce ingrandite di partigiani invecchiati. Chi di…Read more Erri De Luca: Anche un numero/ A number too
Ivano Fossati: Pane e coraggio/ Bread and courage
https://www.youtube.com/watch?v=1YQTTbOdamI Pane e coraggio Ivano Fossati Proprio sul filo della frontiera il commissario ci fa fermare su quella barca troppo piena non ci potrà più rimandare su quella barca troppo piena non ci possiamo ritornare. E sì che l'Italia sembrava un sogno steso per lungo ad asciugare sembrava una donna fin troppo bella che stesse…Read more Ivano Fossati: Pane e coraggio/ Bread and courage
Corrado Govoni: Le domeniche azzurre/ Azure Sundays
Le domeniche azzurre Corrado Govoni Le domeniche azzurre della primavera. La neve sulle case come una parrucca bianca. Le passeggiate degli amanti lungo il canale. Fare il pane la mattina di domenica. La pioggia di marzo che batte sui tegoli grigi. Il glicine fiorito su pel muro. Le tende bianche alle finestre del convento.…Read more Corrado Govoni: Le domeniche azzurre/ Azure Sundays
Camillo Sbarbaro: Trucioli/ Slivers #49
Trucioli (1930-1940) Camillo Sbarbaro #49 Finestre, ricchezza dei poveri. Remediano i poveri all’angustia degli interni, annettendovi ciò che dalla finestra si vede; fan posto in casa, per essa, ai due beni più grandi, il sole e la strada. Alla finestra vivono. Non paghi accorrervi ad ogni respiro che lascia il lavoro, nel suo vano, potendo,…Read more Camillo Sbarbaro: Trucioli/ Slivers #49
Giorgio Bassani: Assoluto/ Absolute
Assoluto Giorgio Bassani Lo Spirito, l’Amore, anche come semplice prodotto di un meccanismo esistono di per sé ben al di là del nostro ventre e del nostro cuore continuano imperterriti a lasciare che niente sia sempre e solo avuto a rappresentare un valore assoluto l’unico davvero esistente Absolute Giorgio Bassani The Spirit,…Read more Giorgio Bassani: Assoluto/ Absolute
Leonardo Sciascia: Due cartoline dal mio paese/ Two postcards from my hometown
Leonardo Sciascia Due cartoline dal mio paese 1 Il paese del sale, il mio paese che frana - sale e nebbia - dall’altipiano a una valle di crete; così povero che basta un venditore d’abiti smessi - ridono appesi alle corde i colori delle vesti femminili - a far festa, o la tenda bianca…Read more Leonardo Sciascia: Due cartoline dal mio paese/ Two postcards from my hometown
Grazia Deledda: Il velo azzurro/ The azure veil
IL VELO AZZURRO Grazia Deledda Ogni volta che, come in questo momento, mi trovo davanti al mare azzurro, increspato come un velo dal vento di ponente, ricordo le mie prime soddisfazioni di scrittrice e di donna. Avevo tredici anni: avevo già scritto un libro, cosa facile a quell’età; avevo già trovato l’editore, — cosa…Read more Grazia Deledda: Il velo azzurro/ The azure veil
Leonardo da Vinci: Fables and legends
La pietra scontenta della sua vita solitaria Leonardo da Vinci Una pietra novamente per l’acque scoperta, di bella grandezza, si stava sopra un certo loco rilevata, dove terminava un dilettevole boschetto sopra una sassosa strada, in compagnia d’erbette, di vari fiori di diversi colori ornata, e vedea la gran somma delle pietre che nella a…Read more Leonardo da Vinci: Fables and legends
Soumaïla Diawara: two poems from “La Nostra civilità” (Our Civilization)
La mia casa è così piccola Soumaïla Diawara La mia casa è così piccola che oltre a me potrà contenere solo il tuo oro, il tuo diamante, le tue banane ed il tuo caffè. Oltre che al tuo gas per i miei riscaldamenti. Ed il tuo petrolio per la mia macchina, ma non…Read more Soumaïla Diawara: two poems from “La Nostra civilità” (Our Civilization)
Nanni Balestrini: poem from Corpi in moto e corpi in equilibrio (1957-59) I. Avremmo potuto farne a meno
da Corpi in moto e corpi in equilibrio Nanni Balestrini I Avremmo potuto farne a meno gli alberi fanno troppo rumore, ma cosa ci stanno a fare i cavalli, ciascuno per suo conto avremmo finito per perderci, fare ritorno, fare tutto quello che vuoi, certe volte gli alberi riescono a crescere in direzione…Read more Nanni Balestrini: poem from Corpi in moto e corpi in equilibrio (1957-59) I. Avremmo potuto farne a meno
Solo-Pane/Abitofbread by Maria Messina
#Mothersday is also for all the unfortunate children.
#MariaMessina
#SoloPane #Abitofbread
parallel texts: words reflected
Solo-Pane Maria Messina Solo-Pane era il divertimento dei ragazzi, che gli tiravano sassi fra le gambe o bucce di fichi d’India su’ piedi scalzi, ed anche lo spasso delle donne che, specie d’estate quando sedevano sugli usci, s’ammiccavano vedendolo comparire alla cantonata. Egli restava un po’ lontano dai crocchi e chiedeva con una risata larga e falsa che gli aggrinziva il viso scarno: — Che mi date, donne? — Lo vuoi un giubbone? ti darò quello di velluto buono, di mio marito! — Non t’accostare! — strillavano le ragazze. — Datemi qualche cosa, per l’amor di Dio! — chiedeva Solo-Pane. — Prima canta! — Non ho più voce, creature! Risparmiatemi… — Di dove vieni? — Dal quartiere di Santa Caterina! — Canta! se non vuoi cantare peggio per te! Solo-Pane principiava con voce chioccia e roca, dondolandosi tutto, e scuotendosi i cenci color di terra: Sugnu pizzenti, e sugnu mischinu, |
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Salvatore Quasimodo: Spazio/ Space
Spazio Salvatore Quasimodo Uguale raggio mi chiude in un centro di buio, ed è vano ch'io evada. Talvolta un bambino vi canta non mio; breve è lo spazio e d'angeli morti sorride. Mi rompe. Ed è amore alla terra ch'è buona se pure vi rombano abissi di acque, di stelle, di luce; se pure…Read more Salvatore Quasimodo: Spazio/ Space
Montale and Yeats: Poets translating Poets
When you are old (1892) William Butler Yeats When you are old and grey and full of sleep, And nodding by the fire, take down this book, And slowly read, and dream of the soft look Your eyes had once, and of their shadows deep; How many loved your moments of glad grace, And loved…Read more Montale and Yeats: Poets translating Poets
Cesare Pavese: Lavorare stanca/ Work is tiring
Lavorare stanca Cesare Pavese Traversare una strada per scappare di casa lo fa solo un ragazzo, ma quest'uomo che gira tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo e non scappa di casa. Ci sono d'estate pomeriggi che fino le piazze son vuote, distese sotto il sole che sta per calare, e quest'uomo,…Read more Cesare Pavese: Lavorare stanca/ Work is tiring
Franco Fortini: Canto degli ultimi partigiani/ Song of the last partisans
Canto degli ultimi partigiani Franco Fortini Sulla spalletta del ponte Le teste degli impiccati Nell’acqua della fonte La bava degli impiccati. Sul lastrico del mercato Le unghie dei fucilati Sull’erba secca del prato I denti dei fucilati. Mordere l’aria mordere i sassi La nostra carne non è più d’uomini Mordere l’aria mordere i sassi…Read more Franco Fortini: Canto degli ultimi partigiani/ Song of the last partisans
Corrado Govoni: La trombettina/ The little trumpet
La trombettina Corrado Govoni Ecco che cosa resta di tutta la magia della fiera: quella trombettina, di latta azzurra e verde, che suona una bambina camminando, scalza, per i campi. Ma, in quella nota sforzata, ci son dentro i pagliacci bianchi e rossi, c'è la banda d'oro rumoroso, la giostra coi cavalli, l'organo, i…Read more Corrado Govoni: La trombettina/ The little trumpet
Gianni Rodari: La madre del partigiano/ The partisan’s mother
"Some things, which have held an important place in the world of adults, allow us to reduce them to playthings to keep them from disappearing, when that moment in time is past." Gianni Rodari (The grammar of fantasy, 1973) La madre del partigiano Gianni Rodari Sulla neve bianca bianca c’è una macchia color vermiglio; è…Read more Gianni Rodari: La madre del partigiano/ The partisan’s mother
Gianni Rodari: Il dittatore/ The dictator
"The creative process is innate in humans, and is, therefore--with all it entails as far as the joy of writing and playing with our fantasy is concerned--within everyone's reach. […] not because everyone should be an artist, but because no one should be a slave." Gianni Rodari Il dittatore Gianni Rodari Un punto piccoletto, superbo…Read more Gianni Rodari: Il dittatore/ The dictator
Edoardo Sanguineti: questo è il gatto con gli stivali/ this is puss in boots, 1964
questo è il gatto con gli stivali Edoardo Sanguineti questo è il gatto con gli stivali, questa è la pace di Barcellona fra Carlo V e Clemente VII, è la locomotiva, è il pesco fiorito, è il cavalluccio marino: ma se volti pagina, Alessandro, ci vedi il denaro: . …Read more Edoardo Sanguineti: questo è il gatto con gli stivali/ this is puss in boots, 1964
Giovanni Pascoli: L’assiuolo/ The scops owl
L'assiuolo Giovanni Pascoli Dov’era la luna? ché il cielo notava in un’alba di perla, ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla. Venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù; veniva una voce dai campi: chiù... Le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte: sentivo il cullare del…Read more Giovanni Pascoli: L’assiuolo/ The scops owl
Leonardo da Vinci: his painting, music and writing The figuration of invisible things by Noemi Ghetti
LEONARDO DA VINCI TRA PITTURA, MUSICA E SCRITTURA La figurazione delle cose invisibili ©Noemi Ghetti È accaduto più volte che un grande pittore o un grande scultore si cimentatassero nella scrittura: come se lo scrivere rappresentasse per un artista una sfida ulteriore, quasi un completamento della propria arte. Dall’arte figurativa alla scrittura,…Read more Leonardo da Vinci: his painting, music and writing The figuration of invisible things by Noemi Ghetti
Franco Fortini: Translating Brecht, 1959
Traducendo Brecht Franco Fortini Un grande temporale per tutto il pomeriggio si è attorcigliato sui tetti prima di rompere in lampi, acqua. Fissavo versi di cemento e di vetro dov’erano grida e piaghe murate e membra anche di me, cui sopravvivo. Con cautela, guardando ora i tegoli battagliati ora la pagina secca, ascoltavo morire…Read more Franco Fortini: Translating Brecht, 1959
Grazia Deledda, two poems: “Spring” and “We are Sardinians”
La primavera . Grazia Deledda . L'inverno aveva rinfrescato anche il colore delle rocce. Dai monti scendevano, vene d'argento, mille rivoletti silenziosi, scintillanti tra il verde vivido dell'erba. Il torrente sussultava in fondo alla valle tra i peschi e i mandorli fioriti, e tutto era puro, giovane, fresco, sotto la luce argentea del cielo.…Read more Grazia Deledda, two poems: “Spring” and “We are Sardinians”
Amalia Guglielminetti: “My voice” from “Seduzioni”, 1909
La mia voce Amalia Guglielminetti La mia voce non ha rombo di mare o d'echi alti tra fughe di colonne: ma il susurro che par fruscìo di gonne con cui si narran feminili gare. Io non volli cantar, volli parlare, e dir cose di me, di tante donne cui molti desideri urgon l'insonne cuore…Read more Amalia Guglielminetti: “My voice” from “Seduzioni”, 1909
Roberta De Piccoli: “l’attesa/ the wait”
l’attesa Roberta De Piccoli nel tempo dove il cielo è rigato di melograno e il mirtillo annacqua i fiumi, il vento impercettibile odora oltre la porta: è consuetudine l’attesa e indosserà abiti smeraldo, a primavera. lascia che io ascolti il crepuscolo sommesso della luna, sottile come bolle di sapone, canta pena a pena.…Read more Roberta De Piccoli: “l’attesa/ the wait”
Maria Luisa Spaziani Poems from “La stella del libero arbitrio” 1986
L’indifferenza Maria Luisa Spaziani L’indifferenza è inferno senza fiamme, ricordalo scegliendo fra mille tinte il tuo fatale grigio. Se il mondo è senza senso tua solo è la colpa: aspetta la tua impronta questa palla di cera. * A sipario abbassato Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni, ti guardavo le palpebre dormire, le…Read more Maria Luisa Spaziani Poems from “La stella del libero arbitrio” 1986
Susanna Basso on L’arte sottile di Ishiguro/ The subtle art of Ishiguro
L'arte sottile di Ishiguro Susanna Basso Ho incontrato la scrittura di Ishiguro nel breve anno per me mirabile che trascorsi presso la casa editrice Einaudi. Mi era stato affidato il compito di individuare un traduttore per il suo The Remains of the Day. Lessi quel romanzo meraviglioso e insolito alla scrivania di via Biancamano,…Read more Susanna Basso on L’arte sottile di Ishiguro/ The subtle art of Ishiguro
Margherita Guidacci Poems from “Stella cadente” 1992
Stella cadente Margherita Guidacci Alcuni desideri si adempiranno altri saranno respinti. Ma io sarò passata splendendo per un attimo. Anche se nessuno mi avesse guardata risulterebbe ugualmente giustificato – per quel lucente attimo – il mio esistere. * Non voglio Tutti i vostri strumenti hanno nomi bizzarri e difficili, ma io vedo chiaro e…Read more Margherita Guidacci Poems from “Stella cadente” 1992
Gli alberi/ The trees by Franco Fortini
Gli alberi Franco Fortini Gli alberi sembrano identici che vedo dalla finestra. Ma non è vero. Uno grandissimo si spezzò e ora non ricordiamo più che grande parete verde era . Altri hanno un male. La terra non respira abbastanza. Le siepi fanno appena in tempo a metter fuori foglie nuove che agosto le strozza…Read more Gli alberi/ The trees by Franco Fortini
Foglie/ Leaves by Giorgio Caproni
Foglie Giorgio Caproni Quanti se ne sono andati… Quanti. Che cosa resta. Nemmeno il soffio. Nemmeno il graffio di rancore o il morso della presenza. Tutti se ne sono andati senza lasciare traccia. Come non lascia traccia il vento sul marmo dove passa. Come non lascia orma l’ombra sul marciapiede. Tutti scomparsi in un…Read more Foglie/ Leaves by Giorgio Caproni
Il gelsomino notturno/ The night-blooming jasmine by Giovanni Pascoli
Il gelsomino notturno Giovanni Pascoli E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala l’odore di…Read more Il gelsomino notturno/ The night-blooming jasmine by Giovanni Pascoli
Paolo Ottaviani: My father depicted a mountain
Mio padre dipingeva una montagna Paolo Ottaviani Mio padre dipingeva una montagna e faggi e mulattiere dalla tela gemmano ancora, la neve accompagna una bianca memoria che tutela la terra e i boschi dell’immaginare come linea ignota e parallela corre dalla tempesta al limitare del cuore dove nasce lo scompiglio che dura dentro i…Read more Paolo Ottaviani: My father depicted a mountain
2018 A year in translation abroad…
Paolo Zardi: https://www.asymptotejournal.com/blog/writer/paolo-zardi/ Dana Neri: https://www.amazon.it/dp/B07CPJ6CTT/ref=dp-kindle-redirect?_encoding=UTF8&btkr=1 Silvia Ferreri: https://www.asymptotejournal.com/fiction/silvia-ferreri-evas-mother/italian/ Leonardo da Vinci: https://www.amazon.ca/Leonardo-Fables-Legends-Matilda-Colarossi/dp/1999921623/ref=mp_s_a_1_1?ie=UTF8&qid=1546285547&sr=8-1&pi=AC_SX236_SY340_QL65&keywords=leonardo+da+vinci+fables+and+legends&dpPl=1&dpID=41SBAOLu1WL&ref=plSrch
Passeggiata con Amos Oz/ A walk with Amos Oz by Erri De Luca
Passeggiata con Amos Oz Erri De Luca Lungo le mura esterne di Gerusalemme dove prima del ’67 passava il confine e le armi da fuoco cercavano corpi da abbattere, andiamo e mi accenna le pietre che pesano piombo. È un limpido mattino di febbraio, non si parla di sangue, invece di acqua. Racconto il pozzo…Read more Passeggiata con Amos Oz/ A walk with Amos Oz by Erri De Luca
Experiments in translation: Emily Dickinson
Emily Dickinson 905 Between my Country — and the Others — There is a Sea — But flowers — negotiate between us — As Ministry. Emily Dickinson 905 E tra la mia Patria — e le Altre — Esiste un Mare — Ma è il Fiore — tra noi come Ambasciatore — A trattare.…Read more Experiments in translation: Emily Dickinson
Er presepio/ Nativities by Trilussa
Er Presepio di Trilussa Ve ringrazio de core, brava gente, pé ‘sti presepi che me preparate, ma che li fate a fa? Si poi v’odiate, si de st’amore non capite gnente… Pé st’amore sò nato e ce sò morto, da secoli lo spargo dalla croce, ma la parola mia pare ‘na voce sperduta ner deserto,…Read more Er presepio/ Nativities by Trilussa
Ciant da li ciampanis/ Chant of the church bells by Pier Paolo Pasolini
Ciant da li ciampanis Pier Paolo Pasolini Co la sera a si pièrt ta li fontanis il me país al è colòur smarít. Jo i soi lontàn, recuardi li so ranis, la luna, il trist tintinulà dai gris. A bat Rosari, pai pras al si scunís: jo i soj muàrt al ciant da li ciampanis.…Read more Ciant da li ciampanis/ Chant of the church bells by Pier Paolo Pasolini
La grandezza terrena/ Earthly greatness by Erri De Luca
La grandezza terrena Erri De Luca 02 ottobre 2018 Oggi traduco una poesia. Scritta da Arthur Guiterman, americano (1871-1943), ha per titolo: Sulla Vanità Della Grandezza Terrena Le zanne che si azzuffarono in gigantesche risse) di mastodonti, sono diventate palle di biliardo. La spada di Carlomagno Il Giusto è ossido di ferro, ruggine…Read more La grandezza terrena/ Earthly greatness by Erri De Luca
Temporale/ Storm by Giovanni Pascoli
Temporale Giovanni Pascoli Un bubbolìo lontano. . . Rosseggia l’orizzonte, come affocato, a mare: nero di pece, a monte, stracci di nubi chiare: tra il nero un casolare: un’ala di gabbiano. . Storm Giovanni Pascoli In the distance, rumbling… Red glows the horizon, as if ablaze, at sea: black as pitch, the mountain, clouds…Read more Temporale/ Storm by Giovanni Pascoli
Per un bel giorno/ For one fine day by Attilio Bertolucci
Per un bel giorno Attilio Bertolucci Un cielo così puro un vento così leggero non so più dove sono dove ero. O gaggìa nuda, bruna violetta che nel calore fugace appassisci in fretta. Giorno che te ne vai e non sai nulla di me e della violetta che tanto amo e del…Read more Per un bel giorno/ For one fine day by Attilio Bertolucci
Vinpeel degli orizzonti by Peppe Millanta
da Vinpeel degli orrizonti Peppe Millanta Suo padre, Ned Bundy, Diceva che ogni conchiglia, quando viene tirata fuori dall’acqua, trascina via con sé anche il rumore del mare che sta lasciando. Basta una piccola goccia al suo interno e la conchiglia continuerà a raccontare di quel mare per sempre. Nella collezione di Ned Bundy…Read more Vinpeel degli orizzonti by Peppe Millanta
In quale bosco/ In which forest by Pierluigi Cappello
In quale bosco Pierluigi Cappello Il cielo era verde tra gli aghi dei pini e qui non c’è nessuno, l’umido salito dalla neve si intrama nell’odore dei vestiti bagnati hai stretto per sempre il manico dell’ascia all’altezza dell’intaglio, tre asterischi, le iniziali e una data e la dignità delle tue mani si è svenata…Read more In quale bosco/ In which forest by Pierluigi Cappello
Trucioli #38/ Slivers #38 by Camillo Sbarbaro
da Trucioli #38 Camillo Sbarbaro Ma, ormai, se qualcuno invidio, è l’albero. Freschezza e innocenza dell’albero! Cresce a suo modo. Schietto, sereno. Il sole, l’acqua lo toccano in ogni foglia. Perennemente ventilato. Tremolio, brillare del fogliame come un linguaggio sommesso e persuasivo! Piú che gli uomini, ho in cuore fisionomie d’alberi. Ci sono alberi…Read more Trucioli #38/ Slivers #38 by Camillo Sbarbaro
San Martino del Carza by Giuseppe Ungaretti
San Martino del Carso Giuseppe Ungaretti Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca È il mio cuore Il paese più straziato San Martino del Carso Giuseppe Ungaretti Of these homes Nothing is left But the…Read more San Martino del Carza by Giuseppe Ungaretti